Elpidio Benedetti (Roma 1610 ca.- 1690), “Villa Benedetta descritta da Matteo Mayer, Roma, Mascardi”, 1677, Prospetto dalla parte della strada, mm 140 x 78. Roma, Biblioteca Nazionale Centrale.
Una scogliera su cui poggia, in posizione arretrata, un palazzo a somiglianza della prua di una nave: la facciata sud della Villa Benedetta su via Aurelia sorprese non poco i contemporanei di Plautilla! L’architettrice radicalizzò l’invenzione di Gian Lorenzo #Bernini - il quale utilizzò l’espediente delle finte rocce sia nel Palazzo Ludovisi a #Montecitorio che nel suo terzo progetto del #Louvre - trasformando l’intero basamento dell’edificio in una finta parete rocciosa in cui si aprivano tre ingressi, privi di decorazioni architettoniche, simili a varchi di accesso a una caverna. Al di sopra, tre finestre incorniciate mediavano il passaggio dalla finta parete rocciosa all’architettura del livello superiore: una loggia a pianta semiellittica sormontata da un’elegante balaustra con lo stemma francese sorretto da due figure alate; una fontana al centro, subito al di sopra della “scogliera”; infine, il corpo centrale con una loggia semicircolare e due torri che conferivano all’edificio l’aspetto di un vascello da guerra.
Non perdete i prossimi appuntamenti per scoprire altre curiosità sulla villa del Vascello, l’opera più celebre dell’architettrice.
“Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Briccil pittrice e architettrice”, a cura di Yuri Primarosa, a Galleria Corsini fino al 19 aprile 2022.
In foto: Elpidio Benedetti (Roma 1610 ca.- 1690), “Villa Benedetta descritta da Matteo Mayer, Roma, Mascardi”, 1677, Prospetto dalla parte della strada, mm 140 x 78. Roma, Biblioteca Nazionale Centrale.
https://www.grandeoriente.it/wp-content/uploads/2015/05/Villa-il-Vascello-storia.pdf
https://www.officinalibraria.net/libro/9788833671598